Uno strumento particolarmente significativo nel panorama della musica artificiale è il rainstick, ovvero il bastone della pioggia, un bastone cavo realizzato dallo scheletro ligneo della pianta morta di cactus Capado (tipica del deserto Acatama nel nord del Cile, uno dei luoghi più significativi nel panorama dell musica artificiale) il cui interno viene riempito con polvere di conchiglie, ciotoli, sabbia, semi ed è in grado di riprodurre il rumore dell'acqua che scorre. Inizialmente era utilizzato nei riti propiziatori della pioggia e nella cura di malattie del sistema nervoso, in quanto il suono delicato aiutava a rilassarsi: molti brani della musica per relax riproducono sonorità della natura.
Un altro protagonista della musica artificiale è Polisonium, un progetto di ricerca su luoghi caratterizzati da particolari rumori (dalla cava di gesso alla strada di montagna), in cui vengono campionati i suoni per essere inseriti in un' "opera d'arte" (presente in diverse esposizioni contemporanee recenti, quali Artissima).
In seguito si è trattato della presenza della musica artificiale nella letteratura (ad esempio nel manifesto "L'arte dei rumori" del pittore e scrittore futurista Russolo), nel cinema (nel film "Waterhorse") e nei fumetti (Paperino).
In un excursus tecnico sulla tecnologia del campionamento dei suoni, si è spiegata la differenza tra un segnale analogico e digitale e si sono mostrati i "numeri" delle frequenze che caratterizzano le diverse note; si sono poi citati tre brevetti particolarmente rilevanti nell'ambito della musica artificiale, tra cui il
Da notare la presenza ricorrente del greco antico all'interno del blog: dal titolo vero e proprio del blog (μουσική τεχνητή), al glossario trilingue e alle metafore (citando il Fedone di Platone). Il riferimento alla civiltà greca è particolarmente significativo in un contesto musicale, in quanto il termine musica etimologicamente deriva dall'aggettivo μουσικός, ossia relativo alle Muse, divinità figlie di Zeus e Mnemosyne che rappresentavano l'ideale supremo dell'arte.
In conclusione, un abbecedario illustrato di termini connessi alla musica artificiale ha permesso di ampliare gli orizzonti, offrendo diversi spunti per future trattazioni.